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Nemoli � un piccolo paese situato nella zona pi� a sud della provincia di Potenza che � il capoluogo della regione Basilicata. Il suo territorio ampio 19,7 Kmq si estende a forma di croce ed � situato a 421 metri sul livello del mare. Il paese � posizionato al centro di una vallata chiamata Valle del Noce ed � circondato dai fiumi Noce, Sonante e Torbido, le cui acque alimentano gli acquedotti di pi� paesi della valle, e da altri corsi d'acqua quali il torrente Pulcino, il torrente Vallone, il canale Canuso, il Canale della Sterpina e il Canale del Monaco. Pi� a Nord, a circa 800 metri sul livello del mare troviamo il grazioso Lago Sirino. Ed � proprio risalendo lungo il fiume Noce con la strada a scorrimento veloce 585 ( Fondo Valle Noce) e attraversando una stretta gola tra le alti rupi, che si giunge nella larga Valle del Noce circondata dai monti dell'Appennino lucano: Serra Rotonda, Serra Lunga, le cime di Trecchina, Monte Coccovello, il Roccazzo (mt 894) e il Monte Sirino (mt. 1908) che spicca maestoso a Nord. Alla base di questi rilievi sorgono i paesi di Lauria, Trecchina e Rivello, anch'essi facenti parte della Valle del Noce e confinanti assieme a Lagonegro col territorio del comune di Nemoli. Appena lasciata la Fondo Valle, continuando a seguire la quale arriveremmo a imboccare l'autostrada SA-RC nei pressi di Lagonegro, ci troviamo in contrada Fiumara di Nemoli. Tale � il nome dato al fiume Noce dalle genti del luogo, certamente per il carattere torrentizio di questo corso d'acqua: poche acque docili e limpide nelle stagioni secche, abbondanti, impetuose e torbide in quelle piovose. Proprio in questo punto il Noce si incontra con un'altro corso d'acqua che scende dalla valle: � il Torbido che, con salti e rapide, scorre veloce dal Monte Sirino attraverso il territorio di Nemoli. Siamo nella Valle del Noce, la quale nella parte sottostante al Monte Sirino presenta una conformazione del terreno a costoni tra i quali si insinua il Sonante che è un'altro affluente del Noce le cui sorgenti sono alle falde del Sirino e le cui acque anticamente erano sfruttate per il funzionamento degli opifici dove si lavorava il ferro e il rame. Ancora oggi esiste un piccolo mulino che funzionava sfruttando la forza di queste acque. Osservando la conformazione e la costituzione del terreno, si pu� facilmente intuire che in epoche preistoriche tutta la valle era sommersa dalle acque del mare il quale arrivava fino alla base dei monti. Nella zona a Sud del paese troviamo la collina dei Puoi costituita da ciotoli arrotondati misti ad argilla rossa, e la localit� della Sterpina, mentre nella zona pi� a Nord percorrendo la S.P. 45 delle Ferriere arriviamo al Roccazzo con le sue rocce a strapiombo da dove si pu� avere una splendida vista totale della Valle con al centro il paese di Nemoli. Risalendo verso le basi del Monte Sirino a circa 800 mt di altezza ecco la sorpresa: il Lago Sirino meta di numerosi turisti e pescasportivi. Un paesaggio incantevole che pu� essere ammirato anche dal belvedere nei pressi del quale si trovano le sorgenti del lago stesso proprio alle pendici del Monte Sirino. Il territorio del comune di Nemoli si trova a circa 15 minuti dal mare di Maratea e dalla costa calabra e ad altrettanti dagli impianti sciistici del Sirino. Quindi si presenta in modo molto vario con la presenza di alberi da frutto, di ulivo, viti e con una vegetazione ricca di felci, ginestre, radure erbose e faggi maestosi, tra i quali si nascondono volpi, lepri, tassi, faine, ricci e il raro moscardino (piccolo scoiattolo). Inoltre spesso si pu� ammirare il volo di corvi imperiali, nibbi e poiane che sorvolano la vallata. Numerose sono le passeggiate possibili: al centro del paese si possono visitare le sue caratteristiche "strettole" e i "sopportici", si possono ammirare alcuni pregevoli portali sparsi per i vicoli e il loggiato di stile napoletano, del palazzo Filizzola del 1700 oltre al monumento dedicato ai caduti realizzato in bronzo che nel dinamico groviglio delle figure sintetizza la tensione dell'uomo alla libertà ed è un omaggio ai caduti di tutte le guerre e di tutte le lotte civili e pubbliche per la difesa dei diritti dell'uomo. Inoltre nella Chiesa di S.Maria delle Grazie, del 1600, si possono ammirare una edicola lignea sovrastante l'altare maggiore la quale conserva una Madonnina policroma risalente al 1300 in stile bizantino, l'acquasantiera di F. De Sicignano del 1512, una campanella del 1373 e lo stupendo rosone delle vetrate artistiche fiorentine. Mentre nella Chiesa del Lago Sirino si possono ammirare un rosone e altre effigi di scuola napoletana, un Cristo dei maestri artigiani di Ortisei e il gruppo ligneo della Santa Famiglia. Gli amanti della natura e della montagna possono fare una splendida passeggiata intorno al Lago Sirino, possono raggiungere le sorgenti dell'invaso, del Sambuco e del Torbido percorrendo i numerosi sentieri a piedi o magari in mountan-bike a diretto contatto con la natura o possono avventurarsi alla ricerca dei ruderi delle ferriere e ramiere un tempo presenti sul territorio. |
Planimetria interattiva del paese che si caratterizza per le numerose fontane e le "strettole" (strettoie fra le case) |
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